Attraverso la pratica dello yoga si ottengono molti benefici psicofisici: consapevolezza somatica, rilassamento, miglioramento della funzione respiratoria, mobilità articolare, rafforzamento e allungamento muscolare.
Che cos ‘è Core Yoga? Che cosa offre di diverso rispetto alla pratica dello yoga proposta da diverse scuole?
Proviamo a considerare lo yoga da un punto di vista un pò diverso da quello tradizionale, alla luce delle moderne conoscenze somatiche, mediche e biomeccaniche.
Perchè le risposte fisiologiche siano efficaci e per favorire il rafforzamento muscolare, è importante riconoscere la fase di allungamento, prima dello stiramento.
Se questo non accade, la risposta del sistema nervoso è una contrazione muscolare, talvolta dolorosa, che può compromettere gli effetti positivi previsti.
Inoltre, nella pratica, non sempre si ha la vera consapevolezza di che cosa accade a livello scheletrico: per esempio si può non avere la chiara e precisa percezione della connessione tra vertebre e gabbia toracica nelle rotazioni e torsioni, dell’ accordo tra i vari tratti della colonna nei movimenti di estensione o della relazione tra gambe e bacino nelle posizioni in piedi..
Il Metodo Feldenkrais® e Core Integration sostengono i concetti di integrazione e di postura dinamica.
Estendendo questa visione allo yoga, possiamo spiegare le asana in termini biomeccanici attraverso la mappa dei 6 sentieri funzionali del Core: se impariamo ad orientarci nel nostro corpo, il sistema nervoso può riconoscere la “via che conduce ad ogni posizione e che permette di mantenerla” in modo risonante, senza sforzo e tensioni, in accordo con una respirazione che fluisce liberamente.
La posizione diventa quindi una via dinamica integrata e la risonanza permette una trasmissione equilibrata e regolare dell’ energia attraverso ossa, articolazioni, muscoli e tessuto connettivo, migliorando anche la condizione mentale.
Si rimane nel fluire della vita, senza opporre resistenza.
La ridistribuzione quantitativa del lavoro tra le diverse parti del corpo favorisce un vero e proprio allungamento muscolare e fasciale come risposta consapevole (esempio della vela che si gonfia) ad un’ attivazione riconosciuta (vettore di forza – esempio del vento che soffia – ).
Nella fase finale del movimento, può far seguito all’ allungamento una breve fase di stiramento accettata dal sistema nervoso, che non scatena risposte di contrazione e dolore.
In questo modo la pratica dello yoga aderisce, dal punto di vista fisiologico e biomeccanico, al concetto di unione tra mente e corpo.